Chi conosce le vicende storiche della Campania e le sue mille tragedie, dalle giornate di Napoli al terremoto del 1980 passando per l’epidemia di colera del 1973, sa che ogni volta che la città all’ombra del Vesuvio è stata data per spacciata si è sempre rialzata. A guidare questa rivalsa è stata quasi sempre la scena artistica della metropoli.
Anche in questi anni non è diverso: dopo la crisi dell’immondizia e le ben note vicende politiche sia in municipio che in regione, a Napoli una cordata di artisti molto diversi tra loro sta rivoluzionando la scena culturale cittadina, aumentando la visibilità di Napoli anche all’estero, con c
onseguenze positive sui numeri dei turisti e… sul PIL!
Gli artisti napoletani da ascoltare
I più importanti a rinnovare la percezione di Napoli a livello musical-culturale sono sicuramente i Nu Genea, ovvero Lucio Aquilina e Massimo Di Lena: insieme, questi produttori-pluristrumentisti riprendono il funk-prog-blues dell’epoca di Pino Daniele, Tullio De Piscopo o James Senese, e lo rinnovano per una nuova generazione, con accenni di italo-disco, fusion e ritmi africani.
Anche la scena hip-hop sta contribuendo a questo rinascimento: da Vale Lambo a Enzo Dong, da Capo Plaza al veterano Luchè, le innovazioni che passano dalle rime di questi rapper sono saccheggiate in tutta Italia.

