In un mondo dominato dall’immagine, gli artisti sono sempre sotto l’occhio attento dei media che, oltre a dare risalto alle loro performance, documentano anche i look scelti per salire sul palco e, inevitabilmente, anche gli anni che passano, che possono segnare il viso e il fisico.
Per alcuni, restituire un’immagine di eterna giovinezza è visto come un valore, mentre per altri è ininfluente: tutti comunque cercano di apparire sempre al meglio.
Nel mondo dello spettacolo è pratica comune ricorrere a qualche intervento di chirurgia estetica. Fra l’altro, negli ultimi anni, anche grazie ad aziende leader di questo settore, come si legge sul sito https://motiva.health/it/, si tratta di interventi sicuri e che offrono incredibili risultati.
Gli anni ’80
Nel 1979 Donatella Rettore pubblica quello che sarebbe stato uno dei suoi più grandi successi, dal titolo “Splendido Splendente”.
La canzone riflette quella che era l’opinione diffusa, e connotata piuttosto negativamente, che ricorrere al bisturi fosse addirittura richiesto dalla società. Con la progressiva diffusione dei “ritocchini” in tutte le categorie e fasce sociali, la chirurgia estetica è invece poi rientrata nell’ambito di una pratica volta a sentirsi bene con se stessi, più che al ricercare l’approvazione altrui.
Paola Turci e Claudio Baglioni
Nel mondo della musica, la chirurgia – stavolta “ricostruttiva” – ha contribuito a risollevare le sorti delle carriere di due degli artisti più amati dal pubblico italiano. Sia Claudio Baglioni che Paola Turci sono stati infatti vittime di due disastrosi incidenti stradali, che ne hanno sfigurato il volto. Nel caso di Paola Turci, la ricostruzione del volto è stato un processo doloroso più volte raccontato dalla cantante.
Turci ha anche composto un brano, dal titolo “Fatti bella per te”, che contiene chiari riferimenti alla sua drammatica esperienza, fortunatamente conclusasi con esito positivo.
Chirurgia e K-Pop
Le giovanissime stelle del pop coreano Six Bomb, qualche anno fa, hanno documentato la loro esperienza con la chirurgia estetica attraverso due video, che descrivevano sensazioni ed emozioni del “prima” e del “dopo”. Trainata del singolo di successo, intitolato proprio “After” (cioè “dopo”), quest’operazione ha messo in luce la pratica, molto diffusa anche tra i giovanissimi artisti asiatici, di ricorrere al bisturi per essere più attraenti e conquistare così il pubblico, anche quello occidentale.